Tecnologia avanzata, robotica, intelligenza artificiale e terapie digitali, il futuro è già presente e dipende da diversi fattori, che mettono al centro la ricerca e l’interazione multisettoriale con un’alta specializzazione e formazione. Un lavoro ben avviato che dovrà spiegare tra l’altro in che modo il robot influenza e interagisce con il sistema neurologico e cerebrale del paziente e che pone anche un’altra questione da affrontare, quella dei costi, della sostenibilità e dell’utilità evidente di investire.
Nella giornata dedicata alla “Riabilitazione: una sfida futura della Robotica” si è parlato di questo, di un presente che ha già risposto ad alcune domande, grazie alla ricerca, ma che pone nuovi quesiti a cui dare risposta. L’iniziativa organizzata dall’IRCCS San Raffaele Roma e dall’Università Telematica San Raffaele Roma ha visto la capitale italiana diventare almeno per un giorno la capitale mondiale della riabilitazione robotica, grazie alla presenza dei massimi esperti del settore a livello internazionale impegnati in un confronto che prelude a nuove collaborazioni, come peraltro auspicato dal presidente scientifico del convegno Prof. Marco Franceschini, Responsabile Ricerca Riabilitazione Robotica dell’IRCCS San Raffaele Roma, Presidente della Commissione Ricerca della Società Internazionale di Phisical Medicine and Rehabilitation PM&R e Membro Onorario della Società italiana di Neuroriabilitazione.