Tra i redattori anche Giovanna Capilli, docente all’Università Telematica San Raffaele Roma
È battuta e complessa nel nostro Paese la problematica della circolazione dei beni artistici, cui si lega altresì la valutazione delle opere oltre che i criteri con cui procedere o meno alla loro autenticazione, tanto più in assenza di un albo di consulenti tecnici e di autorità preposte ad accertare i requisiti e la preparazione dei periti o degli esperti del settore. Istituire una “figura di certificatore ufficiale dell’opera d’arte” è dunque l’obiettivo del disegno di legge bipartisan depositato in senato il 25 febbraio alla cui redazione ha contribuito con un supporto tecnico-scientifico la prof.ssa Giovanna Capilli, docente di Diritto Privato del corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Amministrazione e dell'Organizzazione dell'Università Telematica San Raffaele di Roma.
“In modo particolare in ambito giudiziario, il perito d’arte dovrebbe avere delle qualifiche e delle conoscenze peculiari non solo in materia artistica ma anche giuridica: chi assolve questa funzione, per esempio, nei processi penali e civili quale ausiliario del giudice deve possedere una formazione specifica che comprenda anche le regole processuali e deve essere consapevole dell'influenza delle relazioni e delle perizie redatte sulle decisioni giudiziarie” spiega la prof.ssa Capilli, esperta in materia e altresì segretario dell’associazione di cultura giuridica “Byron” nel cui ambito è stato sviluppato il progetto.
L’istituzione di un albo professionale a livello nazionale e il riconoscimento dei requisiti necessari per la figura dell’esperto d’arte sono gli strumenti per attribuire autorevolezza al ruolo di chi fornisce giudizi e valutazioni sull’autenticità, la falsità o il valore economico di un’opera d'arte. La certificazione errata di un bene artistico potrebbe infatti avere delle ripercussioni a 360 gradi, sia sotto il profilo penale e civile, ma anche sotto il profilo economico.
In attesa si svolga l’iter parlamentare previsto “aver depositato questo disegno di legge mette in luce la necessità emersa a più livelli di trovare delle figure specializzate, che possiedano specifici richiesti e una preparazione adeguata. Poter consultare un albo speciale dei Periti d'Arte, garanzia di competenza e autorevolezza, significherebbe anche scegliere tra professionisti selezionati i consulenti tecnici d’ufficio per i processi giudiziari oltre che limitare a tali figure le valutazioni delle opere d’arte dei collezionisti, portando giovamento alla circolazione stessa delle opere d'arte e alla loro valutazione economica sul mercato” conclude Capilli.