“Ho deciso di iniziare il percorso universitario nell’anno in cui un grave infortunio mi ha tenuta ferma ai box. In quel periodo mi sono resa conto che lo studio e la voglia di imparare mi rendevano felice, non facendomi pensare al difficile periodo atletico che stavo affrontando”. È così che Giulia Pennella, l’ostacolista azzurra cinque volte campionessa italiana e col record under 23 tuttora imbattuto, racconta la sua esperienza da studentessa dell’Università Telematica San Raffaele Roma del corso di laurea in Scienze Motorie.
Lo sport è per Giulia “ossigeno, qualcosa di cui non si può fare a meno” ma crede fermamente non si possa rinunciare allo studio per la carriera sportiva perché “possono, anzi, devono conciliarsi: basta avere volontà e determinazione! Potessi tornare indietro nel tempo, inizierei prima gli studi perché il mio percorso accademico mi sta aiutando nella mia attività sportiva”.
Da 20 anni dedica la sua vita all’atletica e da 10 fa parte del centro sportivo Esercito, rappresentando lo sport italiano e tutta la forza armata scendendo in pista con i colori dell’esercito. Tanto orgoglio e grande responsabilità, ma la forza di rimettersi in gioco nello studio dove nasce?
“E’ stato proprio lo sport a insegnarmi ad essere coraggiosa e a non mollare di fronte alle difficoltà. Dopo quasi 10 anni lontana dai libri, ho deciso di realizzare un sogno che avevo nel cassetto. Il mio percorso universitario è iniziato con una bocciatura e molte insicurezze ma direi che ho saputo reagire…. Superando quell’esame con il massimo dei voti e giungendo fino alla laurea.”
Perché l’Università Telematica San Raffaele Roma?
“Una collega atleta mi ha parlato di questa università mentre stava per laurearsi al corso magistrale. L’Università Telematica San Raffaele Roma mi è sembrata la scelta migliore: studiare quando vuoi e puoi è un grande vantaggio che permette di dedicarsi al lavoro senza rinunciare a realizzare i propri sogni.”
L’esperienza personale in una tesi sperimentale su “La gestione delle fratture da stress nell’atletica leggera: studio osservazionale di un gruppo di atleti d’èlite”.
“L’oggetto di studio della mia tesi è la frattura da stress, un tipo di infortunio che colpisce spesso gli atleti di corsa. È proprio ciò che, a partire dal 2017, mi ha tenuta due anni lontana dalle competizioni e che mi ha segnata particolarmente. Vorrei che la mia tesi fosse d’aiuto per atleti e allenatori, che dovessero un giorno affrontare questo tipo di lesione.”
Una laurea virtuale, cosa cambia?
“Non mi sarei mai aspettata di laurearmi nel bel mezzo di una pandemia mondiale. Mi dispiace tanto non poterla discutere in presenza, ma sarà da stimolo per proseguire il corso di studi e potermi laureare nella normalità.”
Prossimi traguardi?
"Vorrei una seconda laurea e tornare a vestire la maglia della Nazionale. Nel 2021 ci saranno le Olimpiadi, che nel 2016 per soli 4 centesimi le ho viste sfumare…. Quindi ci riproverò!!"