“Hi-tech al servizio del management clinico”: questo il titolo dell’articolo del Sole 24 Ore dedicato alla Banca Biologica Interistituzionale Multidisciplinare di ricerca (BioBIM), nata dalla sinergia tra IRCCS San Raffaele Pisana e Università Telematica San Raffaele Roma.
Lo speciale “Scenari” del più diffuso quotidiano economico-finanziario italiano è infatti dedicato questo mese a “Scienze della salute, Ricerca medico scientifica, Farmaceutica Biotecnologie, Chimica”. Enumerata tra le eccellenze a livello nazionale, la BioBIM «rappresenta una fase innovativa rispetto alle biobanche tradizionali», spiega il Coordinatore Scientifico Prof.ssa Fiorella Guadagni, «in quanto ha creato una rete di afferenze multidisciplinari, coinvolgendo numerose istituzioni in diverse regioni d’Italia, la cui attività è incentrata su alcuni aspetti fondamentali della ricerca biomedica traslazionale: dalla gestione dei Big Data all’identificazione di nuovi bersagli molecolari, al loro trasferimento in sanità pubblica. Il progetto rappresenta un esempio d'investimento tecnologico effettuato dalle nostre Istituzioni per fornire nuovi strumenti decisionali di supporto in campo biomedico che si inserisce in modo strategico nel contesto attuale della ricerca biomedica».
«Dispone, infatti, di nuove tecnologie (dagli studi di biomarker discovery e scienze omiche, all’applicazione di nanotecnologie) finalizzate alla realizzazione di nuovi approcci diagnostico-terapeutici in grado di soddisfare la sempre maggior richiesta di una medicina di precisione. La gestione della quantità di dati clinici, molecolari ed epidemiologici è stata affidata all’uso di tecnologie informatiche evolute consentendo la realizzazione di piattaforme informatiche per una corretta gestione dei cosiddetti Big Data, un campo molto vasto le cui applicazioni spaziano dalla ricerca biomedica alla sicurezza del dato informatico», afferma Fiorella Guadagni.
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