Uno dei modi più diretti e in fondo più semplici di confronto gioioso e pacifico tra i popoli è il confronto in cucina, tra gli ingredienti e le ricette del Mediterraneo. Da questa idea nasce il progetto di un percorso di avvicinamento al dialogo e alla pace duratura e costruttiva, promosso all’interno di Expo 2015 nello spazio dedicato alla Santa Sede e curato dalla prof.ssa Carola Parano dell’università Telematica San Raffaele Roma, in qualità di responsabile del progetto in oggetto e di referente per il cluster biomediterraneo - Expo Milano.
Assieme ad alcuni chef e produttori siciliani si stanno definendo i vari menù, attingendo dalle tradizioni e dalle regole della cucina cattolica, kosher ed alla senza contaminazioni culinarie e nel rispetto e nella tolleranza delle differenze.
Primo degli eventi previsti in programma sarà giovedì 11 giugno con il pranzo della pace dedicato al National day di Santa Sede. Sono previste altre due date: 11 settembre e 27 ottobre per altri eventi legati sempre al tema del dialogo e della Pace attraverso il cibo.
“Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”, questo è il messaggio lanciato dalla Santa Sede con la sua presenza ad EXPO2015. Il cibo come valore primario nella vita degli uomini, da sempre oggetto di riti, simboli, racconti, calendari e regole ma anche strumento per conoscere la propria identità e costruire relazioni con il mondo, il creato, il tempo e la storia.
Si vuole richiamare in tal modo l’attenzione dei visitatori sulla forte rilevanza simbolica dell’operazione del nutrire e sulle potenzialità di sviluppo antropologico che essa racchiude. Il cibo si raffigura quindi non solo come nutrimento per il corpo, ma come gesto del nutrire che diventa pasto e convivium, momento di incontro e di comunione, di educazione e di crescita.