Francesca Lollobrigida, classe ‘91, è la pattinatrice romana con ben sedici titoli mondiali che, nonostante la faticosa routine sportiva, non rinuncia allo studio e segue il corso di Scienze Motorie presso l’Università Telematica San Raffaele Roma. La portacolori dell’Aeronautica Militare che indossa oggi la maglia azzurra nasce come pattinatrice sulle rotelle e diventa la punta di diamante della Nazionale su ghiaccio, entrando nella storia con le medaglie e i record conquistati.
Aveva solo 14 mesi quando indossò per la prima volta i pattini: “non ricordo come mi sono sentita perché ero troppo piccola, ma rivedendo le foto di quel momento posso dire di essere stata felicissima” ci confessa sorridendo la campionessa che da bambina sognava in realtà di fare la dottoressa. “Poi con il tempo lo sport è diventato la mia professione, grazie al sostegno della mia famiglia che è alla base della mia carriera. Con i viaggi tra Roma e Trento, i sacrifici e le spese economiche, soprattutto all’inizio, la pazienza e la cura che mi hanno dedicato sono state fondamentali per intraprendere l’attività sul ghiaccio. In particolare, avere papà come allenatore e mia sorella come compagna di avventura ha reso tutta la famiglia più affiatata e questa nostra collaborazione ancora porta i frutti sperati”.
Una vita sacrificata e rigida quella degli sportivi, che spesso sono costretti a fare mille rinunce. Anche lo studio rischia di essere così messo da parte a causa dei ritmi serrati e Francesca lo sa bene: “terminato il liceo Classico, a causa di un infortunio ho avuto un anno di stop dall’agonismo e mi sono iscritta all’università. Purtroppo però ripresa la routine sportiva, sono stata costretta ad abbandonare la vita da studentessa perché i continui viaggi all’estero non mi permettevano di frequentare le lezioni e dare gli esami. La facoltà telematica è stata davvero una rivelazione e non smetterò mai di ringraziarla: mi da l’opportunità di realizzarmi, non dovendo rinunciare a studiare solo perché ho scelto uno sport invernale che mi porta a viaggiare molto”. Non è un caso che la scelta sia ricaduta sul corso in Scienze Motorie dell’Università Telematica San Raffaele: “lo studio aiuta nello sport come nella vita perché apre la mente, aiuta a focalizzare l’obiettivo, a porre dei traguardi, a organizzarsi al meglio. Studiare questa branca mi completa: discipline come Metodologia dell’allenamento, infatti, non solo mi aiutano in quanto atleta, ma mi consentono di dare il massimo anche come allenatrice” prosegue la pattinatrice.
Al traguardo accademico mancano ormai sette esami da sostenere tra un allenamento e l’altro, ma prima della tesi ad attenderla ci sono le prossime Olimpiadi 2022: “preferisco pensare ad un obiettivo alla volta. Ma nonostante le difficoltà e i sacrifici, mi ritengo davvero fortunata a fare ciò che amo e voglio farlo sempre al meglio per me stessa in primis, ma anche per non deludere tutte le persone che credono in me e che affrontano ogni giorno questa gara insieme” conclude Francesca. A complicare la situazione la necessità di trasferirsi nei sei mesi invernali in Olanda, alla ricerca di piste ghiacciate. Nonostante lì questo sport sia molto valorizzato e lei stessa viene considerata una star “non è facile vivere ad Heerenveen, la città olandese sede dello speed skating” racconta. “Anche se da novembre a marzo viaggio spesso per le coppe del mondo, mi rendo conto che la cultura e il clima sono davvero diversi e mi manca il mio Paese. L’Italia resta sempre l’Italia!” Ma si fa questo e tanto altro per seguire le proprie passioni, anzi questo “stile di vita” come lo definisce l’atleta romana che confessa: “il pattinaggio è la mia vita: gli devo ciò che sono”.