Ha preso il via ieri a Bogliasco il nuovo progetto di informazione dell’Associazione Italiana Calciatori, in collaborazione con l’Università Telematica San Raffaele Roma rivolto ai ragazzi delle Primavera e Under 17 dei club professionistici.
Un momento di incontro con ragazzi che vivono un momento importante e delicato per l’ingresso nel mondo del calcio, ma che non devono dimenticare il valore dello studio e dell’impegno fuori dal campo, per il loro futuro e per il loro presente.
Partendo dai dati delle ricerche del Centro Studi AIC sui calciatori che arrivano in prima squadra partendo dai settori giovanili, il Direttore Organizzativo AIC, nonché docente e direttore del corso di scienze motorie curriculum calcio, Fabio Poli, ha sottolineato quanto sia importante proseguire il percorso di studi anche nel momento in cui si pensa di avere raggiunto il proprio obiettivo sportivo. Il processo di selezione nel calcio sottostà a numerose variabili. Non tutti diventeranno calciatori professionisti ma tutti potranno valorizzare questa esperienza sportiva nei percorsi professionali, altrettanto interessanti, che intraprenderanno. Il calcio è una esperienza bellissima dal punto di vista umano che, per alcuni, sarà anche un lavoro. Per tutti sarà un patrimonio da valorizzare nel percorso professionale e di vita.
In quest’ottica, AIC ha istituito il corso di laurea in scienze motorie curriculum calcio. L’obiettivo del percorso di studio è quello di formare un professionista in ambito calcistico con adeguata preparazione culturale di base e con le competenze metodologiche necessarie per condurre, gestire e valutare semplici programmi di attività motoria e sportiva a livello individuale e di gruppo nel calcio. Non un allenatore, quindi, ma un “operatore” preparato che contribuisca a far progredire ulteriormente il processo di professionalizzazione attualmente in atto nel mondo dello sport, in generale, e del calcio, in particolare.