Gli indimenticabili Mondiali del 2006, in cui l’Italia trionfa a Berlino battendo la Francia ai calci di rigori. Una data che passerà alla storia per tante peculiarità: ne parliamo con Fabio Poli, Presidente del Corso di Laurea triennale in Calcio dell’Università Telematica San Raffaele Roma.
Cosa accade la sera del 9 luglio del 2006?
“È la data della finale di Berlino e l’Italia si laurea per la quarta volta Campione del Mondo. La Nazionale italiana vince quell’anno un mondiale particolarmente complesso, arrivato all’indomani delle vicende di Calciopoli: uno scandalo che travolge il calcio italiano nel 2006, coinvolgendo diverse società professionistiche e numerosi dirigenti.”
Ancora una volta ai rigori…
“La Nazionale porta a casa un risultato di 5 a 3. Ma la partita termina 1 a 1 ai tempi regolamentari, gli altri goal vengono segnati ai rigori. È infatti la seconda finale assegnata ai rigori fino a quel momento, la prima fu quella del 1994 che aveva visto il Brasile sconfiggere proprio l’Italia.”
Un Mondiale comunque che passerà alla storia, non solo per il risultato?
“Il mondiale di Germania è ricordato come il più seguito nella storia della tv con 2 miliardi e 290 milioni di telespettatori. È il primo esempio di grande evento sportivo contemporaneo in quanto ha portato 1 miliardo e 4 di fatturato complessivo per l’organizzazione da parte della Fifa e + 0,25% nel fatturato complessivo per la nazione tedesca. Fatturato che per la prima volta ha dovuto far sottostare sia l’organizzazione che il paese all’emanazione di alcune regole speciali: è il primo mondiale per il quale, per esempio, sarà emanato un regolamento sulla Ambush marketing che vieterà pubblicità sugli spalti anche a soggetti competitor rispetto ai brand sponsor dell’evento.”
Altre curiosità?
“Anche i nomi degli stadi cambiano durante i Mondiali! Ad esempio l’Allianz Arena, ossia lo stadio Bayern di Monaco, durante l’evento si chiamerà Fifa World Cup Stadium proprio per volontà della Fifa che proibirà le titolazioni per aziende partner.”