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Modelli di gestione del Settore Giovanile nel calcio
INFORMAZIONI GENERALI
Obiettivi Formativi
Considerare il SETTORE GIOVANILE di una società di calcio come una «azienda di servizi», cioè una azienda che offre tre differenti tipologie di servizi:
- Formazione di una persona più competente (con maggiori competenze di vita individuali e sociali)
- Formazione di un giovane calciatore più competente (con maggiori competenze calcistiche)
- Promozione di cultura sportiva
Dobbiamo allora definire i seguenti elementi:
- Il servizio qual è il servizio offerto da un settore giovanile; come viene distribuito; come viene comunicato; cosa si intende per soddisfazione del servizio
- Le risorse umane quali sono le persone e i ruoli presenti nel settore giovanile; come avviene la selezione e la formazione
- I destinatari chi sono i soggetti destinatari del servizio offerto dal settore giovanile
- L’ambiente in quale ambiente, in quale contesto opera il settore giovanile
Definire il Service Management che consiste nello sviluppo di un processo di programmazione che porti alla definizione dell’offerta aziendale attraverso l’attenta gestione dei seguenti elementi:
1.Il SERVIZIO AL CLIENTE
2.LE RISORSE UMANE
3.L’ANALISI DELL’AMBIENTE
4.LA GESTIONE STRATEGICA DELL’IMMAGINE
5.LA GESTIONE DELLA DISTRIBUZIONE
6.LA GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE
Si viene così a determinare il «MODELLO DEL SERVICE MANAGEMENT» O «ESAGONO DEL SERVICE MANAGEMENT
Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione
Il corso presenta i modelli di gestione di un settore giovanile considerato come una società che offre tre differenti tipologie di servizi. Partendo da una distinzione tra servizio e prodotto, vengono presentate le basi della gestione dell’immagine aziendale, della gestione della comunicazione e della gestione della distribuzione. Si sottolinea l’importanza delle risorse umane, introducendo il concetto di marketing interno, si presentano le principali analisi dell’ambiente.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il corso presenta delle basi teoriche fondamentali per la costruzione di un modello formativo che consenta l’erogazione di tre tipologie di servizi: la formazione di un giovane calciatore più competente (con maggiori competenze di vita individuali e sociali), la formazione di un giovane calciatore più competente (con maggiori competenze calcistiche) e la promozione di cultura sportiva. Lo studente può applicare nella propria realtà un modello che contempli gli elementi costitutivi il Service Management e quelli costitutivi la Casa del bambino.
Autonomia di giudizio
Il corso consente di esprimere un giudizio sulla scelta di un modello di gestione del settore giovanile che consenta di raggiungere veramente gli obiettivi formativi stabiliti. Lo studente acquisisce la capacità di giudicare quale sia il modello di gestione di settore giovanile che favorisca il miglioramento delle competenze calcistiche del giovane calciatore, il miglioramento delle competenze di vita e che promuova una nuova cultura sportiva. Il corso permette di valutare quale siano le competenze comunicative che il maestro deve acquisire per costruire un contesto formativo che consenta all’allievo di migliorare le competenze calcistiche e quelle di vita. Lo studente acquisisce autonomia di giudizio relativamente alla scelta di modelli di gestione che garantiscano un risultato economico, che abbiano un obiettivo sportiva oppure una valenza in ambito sociale.
Abilità di comunicare
Lo studente acquisisce le competenze comunicative necessarie a sviluppare un modello di gestione di un settore giovanile che consenta veramente di mettere il bambino al centro del progetto formativo. Si fa riferimento alle comunicazioni interne e a quelle esterne e a tutti i fattori che contribuiscono a presentare l’offerta aziendale.
Capacità di apprendimento
Il corso consente di migliorare la capacità di ogni studente di “apprendere” i modelli di gestione di un settore giovanile. Lo studente deve comprendere quali servizi eroga un settore giovanile, chi sono i clienti, quali sono le analisi da effettuare e i modelli.
PROGRAMMA DEL CORSO
Contenuti dell’insegnamento
Testi consigliati
Il docente consiglia l’integrazione del materiale fornito (videolezioni, slides, esercitazioni) con i seguenti testi, a cui il docente può fare riferimento durante le lezioni:
- AIC, “Scuola di calcio. Scuola di vita”, Minerva, 2017 (testo a cura di Stefano Ghisleni)
- BILBAO Álvaro, “Il cervello del bambino spiegato ai genitori”, Salani Editore, 2017
- CAMBI Franco, “La cura di sé come processo formativo”, Laterza, Roma, 2010
- DEL SOLDÁ Pietro, “Non solo di cose d’amore”, Marsilio Editori, 2018
- GALIMBERTI Umberto, “La parola ai giovani”, Feltrinelli, Milano, 2018
- GOLEMAN Daniel, “Intelligenza emotiva”, RCS, Milano, 1996
- GORDON Thomas, “Genitori efficaci”, edizioni la meridiana, Molfetta (BA), 2014
- GORDON Thomas, “Insegnanti efficaci”, Giunti, Firenze, 2013
- GOTTMAN John, “Intelligenza emotive per un figlio”, RCS, Milano, 1997
- JUUL Jesper, “Il bambino è competente”, Feltrinelli, Milano, 2003
- ISIDORI Emanuele, FRAILE ARANDA Antonio, “Pedagogia dell’allenamento”, Edizioni Nuova Cultura, Roma, 2012
- ISIDORI Emanuele, REID Heather L., “Filosofia dello sport”, Pearson Italia, Milano, 2011
- LEVINE Mel, “A modo loro”, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2004
- MORTARI Luigina, “Filosofia della cura”, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2015
- PERTICARI Paolo, “Smarrita l’anima?”, Mimesis, Milano, 2013
- POLITO Mario, “Comunicazione positiva e apprendimento cooperativo”, Erickson, Trento, 2003
- ROGERS Carl, “Un modo di essere”, Giunti, Firenze, 2012
- ROSENBERG Marshall B., “Le parole sono finestre (oppure muri)”, Edizioni Esserci, Reggio Emilia, 2013
- ZAVALLONI Gianfranco, “La pedagogia della lumaca”, EMI, Bologna, 2011
- Guida Tecnica per le Scuole di Calcio. F.I.G.C Settore Giovanile e Scolastico
MODALITÀ DI ESAME, PREREQUISITI, ESAMI PROPEDEUTICI
Modalità di accertamento dei risultati di apprendimento acquisiti dallo studente
La verifica dell’apprendimento avverrà tramite lo svolgimento di una prova orale/scritta strutturata (quesiti a risposta multipla o a risposta aperta), avente lo scopo di valutare il "sapere" e il "saper fare" basati sulla capacità di rielaborare e argomentare i contenuti forniti dai materiali didattici di riferimento per l’esame.
Durante la prova la Commissione esaminatrice valuterà la capacità di apprendimento (learning skills) da parte dello studente, nonché la capacità di applicare le conoscenze e si assicurerà che le competenze siano adeguate a sostenere e risolvere problemi relativi alle materie oggetto d’esame (50% del punteggio). Saranno, inoltre, valutati: l’autonomia di giudizio (making judgements) (25% del punteggio) e le abilità comunicative (communication skills) (25% del punteggio), secondo quanto indicato nei descrittori di Dublino.
Darà luogo a valutazioni di eccellenza (30 e Lode – 27) il possesso da parte dello studente di buone conoscenze sugli argomenti del programma, tali da permettergli di affrontare e risolvere i quesiti e le prove proposte con competenza e spirito critico.
Darà luogo a valutazioni discrete (26-23) il possesso da parte dello studente di una conoscenza prevalentemente mnemonica dei contenuti, in grado di consentirgli di affrontare i temi proposti in maniera meccanica e spesso acritica.
Darà luogo a valutazioni sufficienti (22-18) il raggiungimento di un bagaglio di conoscenze minimale, principalmente indirizzate al possesso dei concetti base.
Daranno luogo a valutazioni negative (< 18) le difficoltà di orientamento dello studente rispetto ai temi affrontati nei testi d'esame, le lacune formative e l'incapacità di elaborare anche le più elementari questioni applicative proposte.
L'esisto di tale prova costituisce autonoma valutazione di profitto eventualmente integrabile, su esplicita richiesta dello studente, con una suppletiva prova orale.
Modalità di esame
Prova scritta (con la possibilità, proposta dal docente, di svolgere l’orale)
Propedeuticità
Non è prevista alcuna propedeuticità, anche se si suggerisce di sostenere prima l’esame “Sistemi educativi per l’insegnamento del calcio”.
Prerequisiti
Non sono richiesti prerequisiti, anche se si suggerisce di sostenere prima l’esame “Sistemi educativi per l’insegnamento del calcio”
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Modalità di erogazione del corso:
Il corso si articola in un unico modulo che comprende videolezioni e attività di didattica interattiva.
I contenuti delle videolezioni sono parte integrante del programma d’esame, per ulteriori approfondimenti è consigliata la consultazione dei libri di testo indicati dai docenti.
Attività didattiche previste
Le attività di didattica, suddivise tra didattica erogativa (DE) e didattica interattiva (DI), saranno costituite da 6 ore per CFU e ripartite secondo una struttura di almeno 5 ore di DE (tenuta in considerazione la necessità di riascolto) e di 1 ora di DI per ciascun CFU.
Attività didattica erogativa (N 40 ore):
- N lezioni frontali videoregistrate, della durata di circa 30 minuti ciascuna (ogni videolezione corrisponde a 1 ora di didattica erogativa considerando la necessità di riascolto) sempre disponibili in piattaforma.
Attività didattica interattiva (N 8 ore):
A – Partecipazione a momenti formativi organizzati presso la struttura in cui il docente svolge un ruolo formativo (iniziative organizzate anche per il corso “Sistemi educativi per l’insegnamento del calcio”).
B – Incontri in presenza o con zoom con i seguenti relatori (iniziative organizzate anche per il corso “Sistemi educativi per l’insegnamento del calcio”):
- Damiano Tommasi (ex calciatore professionista, ex presidente AIC, Sindaco di Verona): “Il ruolo educativo dello sport”
- Simone Perrotta e formatori Dipartimento junior AIC: “Il modello formativo AIC”
- Matteo Piccoli (Responsabile Scuola Alta Formazione Gruppo Umana – Laboratorio di Comunicazione Cà Foscari): “La valenza formativa della parola”
- Pierpaolo Romani (Coordinatore nazionale Avviso Pubblico): “Il ruolo educativo dello sport”
- Maurizio Pertusi (ex calciatore professionista, ex allenatore/responsabile S.G. Sampdoria, laureato in scienze motorie, laureato in scienze motorie, responsabile tecnico Attività di base Spezia): “La programmazione dell’attività di base”
- Lara Tagliabue (ex giocatrice basket): “Lo sviluppo delle life skills attraverso lo sport”
- Luca Rossettini (ex calciatore professionista, allenatore Primavera Padova): “La programmazione della categoria Primavera”
- Alessandro Gazzi (ex calciatore professionista, allenatore S.G. Torino): “L’allenatore di S.G.”
- Giovanni Bonavita (ex calciatore professionista, ex RSG Albinoleffe, Cremonese): “La gestione di un S.G.”
- Mirko Mazzantini (responsabile tecnico attività di base Fiorentina): “Il responsabile dell’attività di base”
- Dante Lucarelli (responsabile S.G. Pisa): “Il ruolo del RSG”
- Corrado Buonagrazia (responsabile S.G. Alessandria): “La gestione di un S.G.”
- Oscar Berti (ex preparatore atletico Primavera Verona, preparatore atletico Modena Volley): “Il preparatore atletico”
Attività di autoapprendimento:
Realizzazione di elaborati/project work
L'articolazione tra DE e DI, per ciascuna unità didattica, sarà organizzata coerentemente con gli obiettivi formativi specifici dell’insegnamento.
Ricevimento studenti
Non è stato definito un giorno specifico.
Agli studenti vengono comunicati, oltre all’indirizzo mail dell’università, un indirizzo personale e un numero di telefono. Ogni studente è incoraggiato a presentare richieste, a formulare proposte. Gli studenti possono essere “incontrati” attraverso zoom o videochiamate, oppure anche con appuntamenti presso le strutture dell’università o le strutture in cui il docente esercita un ruolo formativo all’interno di un settore giovanile professionistico