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Antropologia della cultura e del progetto (mdi)
Settore scientifico disciplinare |
Numero crediti formativi (CFU)
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Docente
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M-DEA/01 |
6 |
prof.
Leone
Contini
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INFORMAZIONI GENERALI
Obiettivi Formativi:
Il programma prevede la comprensione delle principali evoluzioni del pensiero antropologico dai suoi albori fino ad oggi, e la padronanza delle aree tematiche affrontate durante l’insegnamento. Sarà centrale anche l’acquisizione di padronanza della terminologia tecnica della disciplina.
I concetti appresi dovranno inoltre essere applicati a contesti specifici di ricerca. A questo proposito, in riferimento soprattutto alle lezioni interattive, sarà in primo luogo necessario individuare un campo di ricerca, per poi svolgere una ricerca etnografica anche rudimentale. Alla raccolta dei dati etnografici seguirà l’esercizio di ”traduzione” dal registro linguistico/simbolico del campo a quello del discorso antropologico.
Un obiettivo di lungo periodo consisterà nello sviluppare la capacità di applicare gli strumenti dell’antropologica in senso inter-disciplinare.
Risultati di apprendimento attesi
Conoscenza e capacità di comprensione
Padronanza della disciplina sia in rapporto alle sue diverse filiazioni, sia in rapporto alle dialettiche interne.
Comprensione delle tematiche principali.
Capacità di comprensione di un testo antropologico, delle sue modalità argomentative, del linguaggio utilizzato.
Di un contesto concreto, ovvero di un fatto rilevante in una ricerca antropologica.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Capacità di applicare conoscenza e comprensione a contesti specifici di ricerca
Capacità di applicare i concetti appresi a contesti specifici non necessariamente legati a un percorso di ricerca antropologico, ma ad esempio pertinenti ad altri ambiti di ricerca.
L’interdisciplinarietà è un fattore importante relativo alla capacità di mettere in atto le conoscenze acquisite.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione a un contesto di ricerca sul campo.
Abilità di giudizio
Atta a individuare il significato e la collocazione di un testo antropologico.
Atta a individuare un proprio ambito di ricerca.
Abilità di comunicare
Capacità di comunicare utilizzando una modalità espositiva affine a quella in uso nella disciplina.
Capacità di effetuare “traduzioni” tra ambiti caratterizzati da registri linguistici differenti. Ad esempio: capacità di comunicare l’esperienza del lavoro sul campo nel linguaggio tecnico dell’antropologia.
Capacità di apprendimento
Le capacità di apprendimento attese riguardano la disciplina antropologica, nelle sue diverse evoluzioni, ma anche la capacità di apprendere dall’esperienza diretta, sul campo.
PROGRAMMA DEL CORSO
1) Introduzione al corso di antropologia
- Una disciplina indisciplinata
- Chi è l’antropologo?
- Il contesto coloniale
- 4. L’antropologia oggi
2) Il discorso sull’altro nell'antropologia “prima dell'antropologia”
- La costruzione del “selvaggio” all’indomani delle grandi esplorazioni geografiche
- Il dibattito europeo sul “selvaggio” nel XVIII secolo e la regressione degenerazionista nel XIX secolo
- L’antropologia evoluzionista
3) Gli argonauti del Pacifico Occidentale e la nascita dell’antropologia moderna
- Pratiche incarnate sul campo: la nascita dell’etnografo
- Malinowski e Boas
- Padri e madri della disciplina
4) I diari di Malinowski e l'ombra dell'etnografo
- Lo scandalo
- Decostruzioni
- Missione Dakar-Gibuti: 3500 oggetti per il Trocadéro
5) Dalla svolta culturale alla teoria post-coloniale
- The cultural turn - La svolta culturale
- Writing Culture e impasse post-moderna
- I cultural studies oltre l’egemonia occidentale
6) Antropologi in cerca di norme
- Radcliffe-Brown e la struttura sociale
- La critica di Boas e dell’ambiente boasiano. Emico Vs. etico
- La critica di Harris all’etnografia sincronica
- La rinascita nomo tetica
7) Tribalismo, etnicità, nazione
- La scuola di Manchester e il Rhodes-Livingstone Institute
- Gruppi e confini etnici
- Nazioni e nazionalismo, comunità immaginate
8) La svolta etnografica
- Surrealismo etnografico
- Un’invasione di campo?
- L’artista etnografo e il ritorno del reale
9) The Social Turn
- La svolta sociale
- L’estetica relazionale
- Inferni artificiali
10) Il razzismo (pseudo)scientifico
- La nascita del razzismo moderno
- Gli anni 30 in Italia
- Persistenze
11) Orientalismo, primitivismo: contro-strategie
1) Orientalismo
2) Primitivo europeo
3) Restitution, repatriation, reparation
4) Non è più tempo di negare
12) Musei fantasma
- L’ex Museo Coloniale
- Maschere facciali
- Contro-strategie
13) Il canto di Yamantaka
- Il corno mancante, un caso di etnografia poetica
- Il canto
- Bivacco tra le macerie
14) Moda coloniale, moda de-coloniale
- La sezione merceologica del Museo Coloniale
- Materia grezza africana, abilità Italiana: un binomio insidioso
- Moda de-coloniale
15) Italian studies, fashion studies
- La moda, una nebulosa in perenne movimento al centro dell’identità italiana
- Il calzolaio delle stelle
- La Hollywood sul Tevere e il piano Marshall
16) Un intreccio di sguardi tra moda e scienze sociali
- La critica del gusto
- Moda, cosmesi, dominio maschile
- Gusto tribale
17) Politics of fashion
- Oltre i prestige studies: la moda africana
- Wear Nigerian
- Hybridity
18) Intrecci tra arte e moda
- Il mimetismo di Nikki Lee
- Il paradosso del Batik e Yinka Shonibare
- Frammenti fiorentini: la sfilata di Fosca
19) Pronto moda
- Il contesto
- Il portato etnografico
- Made in Italy, assedio cinese e derive xenofobe
20) Pronto moda pratese, strategie discorsive
- Doppia morale
- Etnografia empatica
- Spazio Compost
21) Bauhaus, nuove antropologie
- Design e critica del gusto
- Bauhaus
- Il quartiere Weissenhof a Stoccarda
22) Nuovi mondi
- Dal Bauhaus all’edilizia popolare nel dopoguerra
- La Martella: modernità rurale
- Isolotto
23) La cucina, uno spazio conteso
- Cucina di Francoforte
- Il paradosso italiano
- The Kitchen Debate
24) Politics of Design
- Il design partecipato
- Papanek
- Superflex e Kër Thiosane
25) Design e identità italiana
- Design e diplomazia internazionale (Gio Ponti a Stoccolma)
- Polimorfismo dei negozi di Olivetti
- Una vespa tra le macerie
26) L’altra Europa e il design
- Panorami est-europei
- L’abito e la donna socialista
- Lo spazio privato nella DDR
27) Architettura radicale, uno sguardo antropologico
- Presupposti radicali
- 1972, una mostra al MoMA
- Antropologie future
28) Design massificato e trasformazioni antropologiche
- Field-work in un distretto fantasma
- Un etnografo all'Ikea
- Contro-narrazioni nell’era del design di massa
29) Cibo, identità, status
- Cibo e antropologia
- Cibo Vs. Food (del food design)
- Cibo e critica sociale
30) Dal salvataggio del manufatto all’obsolescenza dell’oggetto industriale
- Tradizioni popolari
- Il museo Guatelli
- Design e obsolescenza
Testi obbligatori
- Fabietti, U., 2002, Storia dell’Antropologia, Zanichelli, Bologna.
- J. Clifford, I frutti puri impazziscono. Etnografia, letteratura e arte nel secolo
XX, Bollati Boringhieri, 1999
Testi consigliati
Il docente consiglia l’integrazione del materiale fornito (videolezioni, dispense) con i seguenti testi:
Benedict Anderson, Comunità immaginate, Manifestolibri, 1996
MODALITÀ DI ESAME, PREREQUISITI, ESAMI PROPEDEUTICI
Modalità di accertamento dei risultati di apprendimento acquisiti dallo studente
La valutazione avverrà sulla base di una verifica scritta tramite test.
Le domande presenti nel test valuteranno la padronanza dei contenuti al centro delle videolezioni e delle dispense.
Alcune delle domande saranno mirate alla valutazione della padronanza del linguaggio specifico della disciplina.
Modalità di esame
La valutazione avverrà sulla base di una verifica scritta tramite un test di 31 domande, da svolgersi in 30 minuti.
Il voto minimo per superar l'esame è 18/30, che corrisponde a 18 risposte esatte, il voto massimo è 30/30 e lode, che corrisponde a 30+1 (31) risposte esatte.
Propedeuticità
nessuna
Prerequisiti
nessuno
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
Modalità di erogazione del corso:
30 lezioni videoregistrate
6 ore di lezioni interattive
Attività didattiche previste
Le attività di didattica, suddivise tra didattica erogativa (DE) e didattica interattiva (DI), saranno costituite da 6 ore per CFU e ripartite secondo una struttura di almeno 2,5 ore di DE (tenuta in considerazione la necessità di riascolto) e di 1 ora di DI per ciascun CFU.
Attività didattica erogativa (N ore):
- 30 lezioni frontali videoregistrate, della durata di circa 30 minuti ciascuna (tenuta in considerazione la necessità di riascolto) sempre disponibili in piattaforma.
Attività didattica interattiva (N ore):
6
Attività di autoapprendimento:
Studio individuale, test di autoverifica
L'articolazione tra DE e DI, per ciascuna unità didattica, sarà organizzata coerentemente con gli obiettivi formativi specifici dell’insegnamento.
Ricevimento studenti
Mercoledì mattina dalle ore 10:00 alle 11:00, nell’aula ricevimento della piattaforma (previo appuntamento via email).